Come alimentare un’abitazione non servita da rete elettrica con gruppo elettrogeno e impianto fotovoltaico

L’alimentazione elettrica di strutture agricole o turistiche in zone non servite dalla rete elettrica necessita di considerare alcune variabili di progetto rispetto ad un progetto di impianto ordinario :

1) bisogna scegliere e dimensionare il sistema di alimentazione limitando al minimo indispensabile la potenza e l’autonomia per non aggravare i costi di installazione e di gestione

2) l’impedenza del generatore rispetto a quella degli utilizzatori non è trascurabile e quindi si presentano problemi di caduta di tensione e di correnti di guasto che influenzano i criteri di scelta e dimensionamento delle protezioni.

La determinazione del sistema di alimentazione richiede uno studio preliminare sia dei dati di utenza sia della reperibilità dell’energia primaria ( sole per il fotovoltaico , carburante per il gruppo elettrogeno ).

Le esigenze di utenza riguardano :

A) il tipo di corrente impiegabile ( continua , alternata con forma d’onda più o meno deformata e frequenza più o meno costante )
B) il valore della tensione di esercizio con le relative tolleranze
C) la potenza di regime
D) la potenza di punta
E) la potenza media di un determinato periodo
F) il consumo energetico medio in un periodo da stabilire in funzione delle circostanze
G) l’autonomia del sistema

La scelta delle fonti di energia primaria dipende , oltre che dalle esigenze dell’utenza , dall’ubicazione dell’utenza da elettrificare e dalla risorse finanziare a disposizione per l’installazione e per l’esercizio. Per modeste strutture che richiedono potenze massime dell’ordine della decina di chilowatt ( kW ) per alimentare utenze di tipo domestico con consumi di qualche chilowattore ( kWh ) settimanale i generatori utilizzabili sono di tre tipi :

1) gruppi elettrogeni ad avviamento e regolazione automatica
2) gli impianti fotovoltaici
3) le miniturbine idrauliche