Che cos’è un gruppo elettrogeno. Come è fatto un generatore elettrico

In questa pagina spieghiamo cos’è un gruppo elettrogeno a potenziali clienti che sono completamente principianti e ritengono necessario un approfondimento che parta dalle nozioni essenziali . Dalle richieste che vengono poste al nostro ufficio commerciale spesso infatti il cliente è completamente all’oscuro di cosa sia un generatore elettrico fino a che non si presenta l’esigenza di acquistare o affittare un gruppo elettrogeno , tanto da confonderlo con i gruppi di continuità o UPS , che servono invece a tutt’altro scopo.
Un gruppo elettrogeno o generatore elettrico è una macchina elettromeccanica in grado di produrre energia elettrica a partire dall’accoppiamento fra un motore a combustione e un alternatore . I componenti del gruppo elettrogeno sono quindi :
– il motore , che genera l’energia meccanica a partire dal combustibile
– l’alternatore , che converte l’energia meccanica in energia elettrica
– il quadro elettrico , che si occupa di distribuire l’energia elettrica prodotta dall’alternatore in modo sicuro , provvedendo cioè sia alla protezione dei componenti del generatore ( allarmi olio , temperatura , carburante , ecc ) sia alla protezione delle utenze che sono alimentate ( interruttore magnetotermico e differenziale , interruttore arresto di emergenza , prese interbloccate , ecc ) . Nei gruppi elettrogeni automatici o con intervento automatico , il quadro può anche svolgere la funzione di verifica della presenza della tensione di rete e avviare automaticamente il gruppo elettrogeno in caso di assenza di tensione. Tali quadri vengono detti anche quadri automatici di commutazione. Per differenziarlo da un quadro automatico , il quadro elettrico di un generatore classico viene anche detto quadro manuale , seppure impropriamente.
– il basamento , su cui sono fissati , motore , alternatore e quadro . Il basamento è presente in tutti i gruppi elettrogeni sia di tipo aperto che chiuso, può essere fisso o montato su ruote e quindi carrellato.
– la cofanatura , presente solo nei gruppi elettrogeni chiusi , che in molti casi si occupa anche , attraverso materiali fonoassorbenti , di assicurare l’insonorizzazione. In questo caso il gruppo elettrogeno si dice silenziato o insonorizzato.
Il motore a combustione può essere :
– motore a scoppio , alimentato a benzina , solitamente per generatori elettrici di potenza fino a 12 kVA ( pari a circa 10 kW ) . Per i gruppi elettrogeni a benzina fino a 2-3kW solitamente il motore è un benzina a due tempi , mentre per i gruppi elettrogeni fino a 10 kW si tratta solitamente di generatori a benzina quattro tempi. Solitamente i generatori a benzina sono a 3.000 giri / minuto ( RPM , revolutions per minute ).
– motore diesel , alimentato a gasolio , solitamente per gruppi elettrogeni dagli 8 kVA fino a qualche MVA . I generatori diesel possono essere sia a 3.000 giri / minuto ( RPM ) che a 1.500 giri al minuto. Oltre a una certa potenza ( circa 20 kVA ) sono quasi sempre a 1.500 giri , quindi particolarmente adatti per uso continuativo , ovvero anche 24 ore su 24 per parecchi giorni consecutivi .
– motore a gas ( metano o gpl ) . I generatori a gas , almeno nelle versioni fino a qualche decina di kVA , sono una trasformazione dei generatori a benzina , esattamente come nelle autovetture .
– motore esterno al gruppo elettrogeno stesso , come nel caso dei generatori a cardano. In questo caso il generatore è costituito principalmente dall’alternatore e dal quadro di distribuzione , mentre si utilizza come motore quello di un trattore agricolo e l’accoppiamento motore / alternatore avviene appunto tramite il giunto a cardano , da cui la denominazione. Un sinonimo di gruppo elettrogeno a cardano è , appunto per il particolare utilizzo limitato spesso al settore agricolo , quello di gruppi elettrogeni agricoli.